Tra le tante cose, quando ho cominciato a praticare e a studiare yoga della risata, sono subito stata conquistata dal gibberish, la lingua del non sense.
Da piccola, con mia sorella e le mie cugine, spesso ci divertivamo a parlare in una lingua straniera, convinte che le persone, nel sentirci, potessero davvero credere che non fossimo italiane! Certo, da bambina ero arcistufa del sentirmi domandare se fossi tedesca e, forse, tutto cominciò così, ovvero fingendo di esserlo davvero.
Insomma, chi lo sapeva che stavo parlando in gibberish?
Ebbene sì, il gibberish è questo e molto altro ancora; è abbandonarsi al fluire delle parole scollegando il pensiero, è lasciarsi andare alle emozioni senza freni, ma non solo.
Durante questo week end di diluvio, ho frequentato un corso di gibberish con la strepitosa Elisa De Meo.
Sono arci-soddisfatta! Ho imparato tanto, spero.
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